
Paolo Barbaro è il nome con cui l’ingegnere Ennio Gallo (1922-2014) firmava per riserbo il suo lavoro di scrittore. Solo nel 1976, dieci anni dopo Giornale dei lavori, se ne scoprì l’identità grazie alla prima fotografia apparsa sulla stampa per l’inclusione nella cinquina del premio Campiello. Il rapporto dell’uomo con la natura e con l’ambiente, l’attenzione per un’umanità marginale e periferica, la passione sofferta per Venezia ispirano un’opera che, sorretta dalla scabra esattezza del linguaggio, ha appassionato i lettori anche fuori dei confini italiani.